Il Palio di Ferrara – Edizione 2014

Vivere il Palio di Ferrara, è un’esperienza unica. Si rimane travolti da un’onda che coinvolge tutte le otto contrade della città, e che ti trasporta in un attimo verso tempi antichi.
Ci si ritrova così in due dimensioni che s’intersecano di continuo: il presente e il passato.

Il fascino della storia permea ogni angolo di Ferrara, ogni strada, ogni piazza, e ci si sente a proprio agio, avvolti in una dimensione di continuità, di dialogo aperto tra passato e presente.
La città degli estensi, con orgoglio e totale partecipazione, mantiene viva la tradizione del Palio nella sua originaria tipicità, di essere cioè un evento festoso e non una corsa guerriera con un nemico da combattere. Le tifoserie delle contrade generano energia positiva, carica elettrizzante che funge da stimolo anche per le altre squadre, per dare il meglio.

E in questa occasione l’intera città si veste dei colori delle contrade, fervono i preparativi, la gente si riversa nella piazza; è l’occasione non solo per gareggiare e vincere il Palio, ma anche per rievocare i tempi d’oro del Rinascimento, in cui Ferrara si collocava tra le capitali culturali d’Europa.
Il 1259, è l’anno in cui si corse il primo Palio di Ferrara, tanto da conferire alla città il primato di Palio più antico del Mondo.
Troviamo tracce del Palio, negli affreschi del Salone di Mesi del Palazzo Schifanoia, dove sono raffigurati il duca Borso, nobili e gente comune, dame e cavalieri, nella città addobbata a festa.

Il territorio della città di Ferrara è virtualmente suddiviso in otto quadranti:
le Contrade del Palio. I quattro quadranti che si collocano all’interno delle muradella città sono i Rioni, mentre quelli esterni alla cinta muraria sono chiamati Borghi.
Si contendono i palii, i quattro rioni collocati entro le mura: San Benedetto (colori: bianco-azzurro), Santa Maria in Vado (giallo-viola), San Paolo (bianco-nero) e Santo Spirito (giallo-verde) e dai quattro borghi: San Giacomo (giallo-blu), San Giorgio (giallo-rosso), San Giovanni (rosso-blu) e San Luca (rosso-verde).
Vengono disputate anche gare di sbandieratori e di musici.

Il ricco programma degli eventi 2014, iniziato il 3 maggio, si è concluso il primo giugno con le corse in Piazza Ariostea.
Le corse erano così suddivise:
– dei putti per il palio rosso dedicato a San Romano
– delle putte per il palio verde dedicato a San Paolo
– delle asine per il palio bianco dedicato a San Maurelio
– dei cavalli per il palio d’oro dedicato a San Giorgio.

E per il 2014 è il rione San Paolo, caratterizzato dai colori bianco e nero, ad aggiudicarsi il Palio. Il fantino sardo Sebastiano Murtas sul mezzosangue Novanta, ha portato la sua contrada alla vittoria, che mancava da ben 27 anni.
Matteo Ferroni ha vinto la corsa dei Putti, per il Borgo San Giovanni, superando Santa Maria in Vado e San Benedetto che erano in testa per buona parte della gara.
Polina Grossi di San Giorgio si è aggiudicata il Palio di San Paolo.
Lo staffiere Laura Zanghirati, del rione San Benedetto, ha vinto il Palio di San Maurelio.
I drappi che hanno premiato i quattro vincitori delle gare del Palio, sono stati realizzati da quattro studentesse del Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara.

Entusiasmo, energia, senso di appartenenza, cultura, arte e storia, tutte queste componenti alimentano il cuore pulsante di Ferrara, benché sembri immersa in una surreale tranquillità.

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